Mnemòsine (in greco Μνημοσύνη, Mnemosùne) è una figura della mitologia greca, figlia di Urano (il Cielo) e Gea (la Terra). È una delle titanidi, e perciò sorella di Rea, Temi, Febe, Dione, Teti e Teia, e dei Titani, Crono, Ceo, Oceano, Iperione e Crio. Diodoro Siculo racconta che Mnemosine (la personificazione della memoria) aveva scoperto il potere della memoria, a questa dea era attribuito il potere di far ricordare (da cui deriva il suo nome).
Rivendicare e raccontare la memoria del nostro passato, e di quella che consegniamo al futuro, è una necessità; il suo contrario, l’oblio, porta all’occultamento delle ragioni che ci hanno condotto fin qui. Il passato è un tracciato da leggere e interpretare, il prezzo è l'incomprensione del presente e la passività di fronte al futuro.
Benedetto Croce sosteneva che “ogni storia è storia contemporanea” e che, dal momento che gli avvenimenti storici possono costantemente essere ripensati, essi non sono “nel tempo”. Croce interpretava la storia come “conoscenza dell'eterno presente”.